martedì 20 gennaio 2015

"Pensa un po'!!!" o "pensa un po'?!?!"

Quando hai eliminato l'impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verita'.
"Il segno dei quattro"

E' un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziche' viceversa.
"Uno scandalo in Boemia"

Il modo migliore per chiarirsi le idee e' quello di spiegarlo a un'altra persona.
"Silver Blaze"

Il mondo e' pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare.
"Il mastino dei Baskerville"

Non sono d'accordo con coloro che annoverano la modestia tra le virtu'. Per un uomo dotato di logica, tutte le cose devono essere viste esattamente come sono. Sottovalutare se stessi significa allontanarsi dalla verita' almeno quanto sopravvalutare le proprie doti.
"L'interprete greco"

La mia vita non e' che un continuo sforzo per sfuggire alla banalita' dell' esistenza.
"La lega dai capelli rossi"
Arthur Conan Doyle




Siamo continuamente bombardati da notizie, input e informazioni varie. Basta aprire il sito dell'ANSA (agenzia nazionale stampa associata) per avere info rapide secche e veloci su tutto. Io lo faccio spesso: è molto comodo e molto veloce...e solitamente molto più efficace di un articolo intero. La differenza tra un pezzo argomentato e compiuto e una notizia descritta e definita in due righe é semplice e banale e Calvino la riassumerebbe in poche parole: rapidità, esattezza. Una notizia ansa è priva di parole inutili e opinioni...è la semplice esposizione di un fatto. Il punto è che questo tipo di notizie rappresenta forse neanche l'1% di quelle che giungono a noi...e ciò comporta che spesso il nostro pensiero sia influenzato. Ovviamente non voglio parlare di teorie complottistiche o tentativi da parte di personaggi più o meno “importanti” di dirigere il corso degli eventi o le masse....lungi da me: è un discorso che non sono in grado di fare e soprattutto non mi interessa fare.



Mi sono fatto un'idea di quanto appena detto attraverso l'osservazione dei social...è un'osservazione molto limitata ma credo sufficiente per notare alcune piccole cose. La prima che mi è saltata in mente è che la maggior parte delle notizie su cui noi giornalmente mettiamo la nostra attenzione riguarda fatti, persone, leggi, tradizioni o luoghi a noi completamente sconosciuti. Ciò porta a un errore basilare: formuliamo ipotesi e portiamo avanti conversazioni senza sapere esattamente quello su cui stiamo argomentando...anzi: per far aderire i nostri ragionamenti ai fatti, spesso, involontariamente, travisiamo o alteriamo i fatti stessi.

In generale siamo abituati al fatto che gli uomini disprezzano cio' che non comprendono e spesso addirittura non cercano di comprendere ciò che non conoscono. Sillogismo facile: disprezziamo ciò che non conosciamo...
Perché?
Boh...!

Con ciò non voglio fare riferimenti a fatti recenti di tipo terroristico quali quelli in Francia o in Nigeria...il mio ragionamento è più terra terra.
Mi piacerebbe semplicemente che si evitassero generalizzazioni proprio perché risulterebbero solo inefficaci semplificazioni: credo che ogni caso debba essere conosciuto perché ci si senta autorizzati a parlarne.
Generalizzare è il modo più semplice per deformare le realtà particolari confondendole con ciò che è “tutto”...un tutto appropriatamente indefinito.
La cosa più simile a quanto sto dicendo accade spesso nella politica italiana quando si fanno le leggi. Per capirci:
il governo approva un atto normativo con più norme. Una di queste è giusta, le altre sono ingiuste...ergo le norme di quel tale atto normativo non vanno create perché sbagliate...si perde una legge giusta per tutte quelle sbagliate...o viceversa se ce ne fosse stata una sbagliata che viene nascosta, o meglio giustificata, da quelle giuste(il famoso “male necessario”!).

Angolo serio: “In diritto un atto normativo (o legge in senso materiale) è un atto giuridico che ha come effetto la creazione, modificazione o abrogazione di norme generali e astratte di un determinato ordinamento giuridico in base alle norme sulla produzione giuridica vigenti nello stesso ordinamento.” fonte wikipedia

Gli altri motivi che possono traviare i nostri ragionamenti:
  • la fonte delle notizie (e vabbé...lo so...ovvio)
  • la periodicità e la frequenza con cui vengono riproposte
  • le conseguenze che un fatto porta nella nostra vita

Penso sia ovvio anche il secondo punto. L'esempio di questi giorni in Italia? Si parla moltissimo dell'elezione del presidente della Repubblica e si è smesso di parlare della manovra del governo. Se è stato deciso a tavolino dai poteri forti, come taluni affermano, non lo so...ma sicuramente, basandoci sui fatti, una notizia sta oscurando l'altra...e ciò è possibile anche perché, fa ridere dirlo, sono due notizie lontane anni luce dagli italiani. Le manovre del governo ci sono incomprensibili finché non ci colpiscono direttamente e il presidente della repubblica è una figura che non ha influenze immediate nella nostra vita quotidiana. Molto più interessante e discusso in maniera concreta potrebbe essere un eventuale caro benzina per esempio. Con ciò non voglio affermare che tra la gente comune non si parli di politica e cose di stato...semplicemente lo si fa come lo si potrebbe fare di un partita di calcio o della macchina nuova.

Ricapitolando: siamo bombardati di input che per forza di cose ci obbligano a portare la nostra attenzione in una determinata direzione. La maggior parte di queste notizie hanno la caratteristica di essere molto distanti da noi.
Queste due ultime frasi le prendiamo come ipotesi di partenza per il prossimo ragionamento.
Qual è l'errore comune secondo me? Parlare senza sapere. Discutere senza approfondire. Io credo che la curiosità, la ricerca autonoma delle informazioni e il confronto con gli altri siano il più semplice sistema di conoscenza e di integrazione. Non è facile la ricerca delle notizie.
Ma soprattutto non è facile il confronto con il diverso perché, troppo spesso, mi ripeto, disprezziamo ciò che non conosciamo.
Ciò che non conosciamo è per me il tesoro più grande che abbiamo: la nostra maggior fonte di ricchezza...ma abbiamo voglia di metter del coraggio per cercarlo e tenercelo stretto??
Io credo che un'attenzione al diverso, un confronto, un'analisi di quello che abbiamo davanti possano portare a giuste deduzioni (per usare le parole di Sir Arthur Conan Doyle) e renderci la vita più interessante e più bella.



E chiudo così:
“Non è bello che tutti si debba pensare allo stesso modo, è la differenza di opinioni quella che rende possibili le corse dei cavalli.”
Mark Twain


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