martedì 14 maggio 2013



Domenica si è giocata la finale scudetto e Trento è diventato campione d'Italia. Complimenti a loro...un pò meno allo spettacolo offerto da qualcuno sulle panchine...ma non è questo l'importante. Mi preme sottolineare il messaggio lanciato da Jack Sintini (mvp della serata), un messaggio di speranza che, in sintesi, diceva: non arrendetevi perchè c'è sempre speranza. Ha detto testualmente "io che non sono nessuno ce l'ho fatta...quindi è possibile farcela: si può sconfiggere il cancro". Sotto vi riporto, invece, una parte di un discorso di Jack sulla settimana trascorso prima della finale e non solo...




"Ho passato una settimana difficile, ho pensato spesso al tumore. A un certo punto mia figlia Camilla, sentendo sempre parlare di pallavolo, a tavola, è intervenuta: < Ma papà tu parli sempre di pallavolo come se domenica, durante la finale, dovessi giocare da solo. Non sarai solo: avrai Osmany, Matey, Bira, Baretto. Ti aiuteranno loro a vincere.>

La logica stringente ed essenziale di una bambina di 5 anni mi ha fatto ridere e riportato sulla terra. HO CAPITO CHE CE LA POTEVAMO FARE.

...

Lo ammetto: andando tutti i giorni da casa al palatrento ho pianto. Non riuscivo a non pensare a cosa avevo passato l'anno scorso. Mi rivedevo in un letto di ospedale, durante le sedute di chemioterapia, sperando di recuperare. Pochi capelli in testa e neppure la forza di alzarmi dal letto per rispondere al telefono. Ma quel pensiero mi ha dato forza. Ho ripensato a quando, combattendo contro il tumore, pensavo: magari mi dovessi preoccupare per una partita..."




- cit. Jack Sintini

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