martedì 23 luglio 2013

ITALIA: cuore, metodo e coraggio!

Seguendo la nazionale italiana di volley non ho potuto fare a meno di notare alcune situazioni molto strane che trascendono un po' quelli che per me sono il significato di sport e di identità nazionale. Anzi, penso di poter tranquillamente dire che alcune cose che vedo, sento e leggo sono un’offesa all’intelligenza e alla dignità. Nel mio caso l’intelligenza non è molta...quindi da questo lato non ho grossi patemi…il problema che mi affligge riguarda la dignità!!

Innanzitutto partiamo dalle basi: quando si parla di nazionale si intende "rappresentativa nazionale". Uno dei significati di "rappresentare" è  mostrare in sé la figura di altri. Quindi il primo compito di un giocatore della nazionale è far vedere agli occhi del mondo come è l'Italia e come sono gli italiani.

Il fatto che nel girone di qualificazione(e non solo!) abbiamo litigato con tutte le altre squadre non è assolutamente a nostro favore. Però quando sia i giocatori che gli allenatori parlano di "cuore" o "grinta" penso che nessuna debba permettersi di offenderli o attaccarli: non credo che nessuno di loro abbia lavorato per perdere, e aver dimostrato queste qualità è un lustro per tutta l'Italia.


Sono molto soddisfatto della nostra nazionale perché, al di là delle chiacchiere, analizzando i fatti, ci ha portato 2 medaglie importanti negli ultimi tempi. Poi è chiaro che si possa sempre far meglio: ma da questo a fare attacchi personali verso giocatori mi sembra che si passi un po' la misura.

Personalmente credo una cosa: non siamo in un bel momento ed è importante il cuore...ma non basta!
Per uscire dalla crisi (non solo quella sportiva) serve un  metodo....nella pallavolo ciò che ci permette di trovare soluzioni è la tecnica!!! Quindi credo che si debba insistere di più in questa direzione.

Cuore, tecnica...manca ancora un ingrediente nella mia ricetta: il coraggio!!! Bisogna provarci sempre, tutti i giorni...solo così si possono fare cose importanti e uscire dalla mediocrità!!!

Cuore, metodo e coraggio: l'Italia e nata e cresciuta con queste cose!
Dagli antichi romani, fino ai partigiani o, ai giorni nostri, a coloro che combattono le mafie e si impegnano per le uguaglianze...chi ce la fa ha sempre cuore, metodo e coraggio!!!!!!!


giovedì 4 luglio 2013

Lo sport deve essere veicolo d'integrazione!!!!

Cosa può creare la visione di una partita di uno sport minore come la pallavolo? Leggete l'articolo qua sotto e stupite...

La World League e i successi dell'Iran mandano in crisi la censura iraniana
La partecipazione alla World League ed i successi dell'Iran stanno creando grandi problemi alla televisione di Stato, che sta cercando di eliminare o limitare le immagini delle donne occidentali poco vestite per le linee guida morali della Repubblica islamica. Sulla carta l'Iran doveva essere una squadra di basso livello nella competizione internazionale, ma il sestetto di Julio Velasco ha conquistato risultati importanti, come le vittorie su Serbia e Italia e questo ha scatenato grande interesse negli appassionati iraniani.
I due match con gli azzurri sono stati visti in diretta da milioni di persone e l'abbigliamento delle spettatrici (t-shirt, canotte e minigonne) soprattutto nella gara di Sassari ha creato molti problemi e critiche.  Le immagini tv hanno anche mostrato alcune tifose iraniane con la bandiera nazionale dipinta sul volto, mischiate con gli uomini con gli uomini, che indossavano vestiti banditi nella nazione islamica. La trasmissione, così come era accaduto nei giorni scorsi con l'inquadratura della cantante pop Shakira in un abito cortissimo che tifava per il marito Piquet durante la Confederation Cup, ha attirato le ire dei conservatori, che strenuamente difendono l'interpretazione del regime della legge islamica della Sharia, che sia stata eseguita dopo la rivoluzione del 1979.
Le donne in Iran, indipendentemente dalla loro nazionalità o religione, sono tenute a coprire i capelli e il corpo e di evitare l'uso di trucco pesante e smalto. Sono inoltre vietati da stadi, e possono partecipare solo le donne-solo competizioni.
Le leggi impongono che la tv della Repubblica Islamica dell'Iran cancelli o ritagli le immagini di donne vestite in abiti non islamici nei film o notiziari. Tuttavia, l'applicazione di tali regole per vivere gli eventi sportivi, messi in onda con un solo sette secondi di ritardo, ha dimostrato di essere troppo impegnativa.
L'ultraconservatore settimanale Ya Lessarat ha definito "scandalose" le immagini della IRIB. Il capo della tv iraniana, Ezzatollah Zarghami ha risposto che boicottare le partite in diretta avrebbe l'unico risultato di costringere gli spettatori a rivolgersi a canali satellitari: "In diretta la situazione è fuori dal nostro controllo.  L'unica soluzione sarebbe quella di non trasmettere la partita ", ha dichiarato Zarghami, che è stato nominato direttamente dal leader supremo Ayatollah Ali Khamenei. "Se lo facciamo, l'audience si girerà verso satellite. Noi abbiamo fatto il possibile alcune immagini (soprattutto della gara di domenica a Sassari ndr) sono state tagliate e sostituite da replay e questo ha comportato l'irritazione degli spettatori che hanno perduto alcune fasi del match." le preoccupazioni aumentano per le prossime gare, che l'Iran giocherà a Cuba, dove è prevedibile che le spettatrici a causa delle abitudini e del caldo saranno ancora più svestite. Il capo della tv nelle sue dichiarazioni alla stampa nazionale ha cercato anche di fare una battuta scherzosa: "Vogliamo negoziare con i nostri colleghi cubani di cercare di risolvere questo problema facendo indossare delle tute agli spettatori." (fonte japantimes.co.jp)