giovedì 30 aprile 2015

Funamboli e fenomeni

"Per raggiungere il successo in qualsiasi settore, si deve diventare padroni di quel settore, conoscerlo da ogni punto di vista, nei minimi dettagli."
E. L. James, Cinquanta sfumature di grigio





Questo articolo mi è piaciuto molto e lo riporto così com'era scritto. E' di Silvia Raccagni ed è un post del suo blog per Volleyball.it, sito specializzato nel raccontare la pallavolo.
Il nome del suo blog è " "Il Lato B"...La pallavolo vista da un altro punto di vista... Tutto quello che... vede una pallavolista"!!!!

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Ci son fenomeni e fenomeni…

Ci son fenomeni e fenomeni... chi lo fa, chi si sente e chi lo è!

Ho visto atleti fisicamente impressionanti ma svogliati...
Ho visto atleti grandi negli atteggiamenti ma piccoli in campo...
Ho visto atleti che solo chiamarli "atleti" è un insulto...
Ho visto atleti con scarsi doti fisiche sopperire con tecnica e tenacia....


...Ma i veri atleti per me, quelli che ho sempre guardato con gli occhi che brillano son coloro che hanno l'INTELLIGENZA SPORTIVA... non quelli che fanno mille punti per forza, non quelli scenici.... no... son quelli che fanno quadrare il tutto, quelli che se li togli dal campo non sai il perché eppure qualcosa non gira, quelli che fanno le cose giuste al momento giusto, quelli rispettosi e intelligenti, quelli che non son per forza professionisti ma fantasticamente PROFESSIONALI.

C’è un’eleganza in certi atleti che supera quella della giacca e cravatta, eppure loro non sono i primi ad impressionarti, spesso non sono loro ad esser osannati e idolatrati nei palazzetti, loro di solito vengono appena dopo e se un giocatore è amato sia dagli spalti che dallo spogliatoio c’è solo da farsi fare l’autografo e tenerselo nel portafogli.

C’è un modo di guardare i giocatori dagli spalti e un modo di guardarli quando hanno la tua stessa maglia perché quando sei parte del pubblico l’occhio e il cuore vengono subito attratti da coloro che fanno tanti punti, o che son molto plateali e spettacolari, ma quando ti alleni le dinamiche son tutte diverse.

“LORO” li vedi lì senza pubblico i VERI FENOMENI, nella grandezza della loro semplicità, sono quelli che arrivano per primi ad allenamento, quelli che non gli senti mai dire “oggi non ho voglia” o “speriamo di finire presto”, quelli che raccolgono sempre i palloni prima di andare a bere, quelli che minuziosamente si fasciano le dita prima di allenamento o di una partita come se fosse il loro “buongiorno”, li vedi nelle piccole gestualità ed accortezze che hanno con una spontaneità disarmante.

“LORO” sono il bello di questo sport, quelli che non smetteresti mai di guardare quando si allenano perché innamorati di ciò che fanno, loro che hanno la “pacca sulla spalla” per ogni compagno, dal più piccolo al più grande, loro che non ti dicono cosa devi fare ma te lo mostrano dandone esempio, quelli che si mettono in discussione in prima persona, quelli che trovano sempre un modo di sorridere e di rendere tutto sempre naturale.

“LORO” sono quelli che in ogni esercizio ricercano la perfezione, sono quelli che hanno bene in testa che non si finisce mai di migliorarsi e imparare, sono quelli che la strada corretta ce l’hanno segnata nel DNA, sono quelli che sembrano non sentire mai la tensione nelle partite riuscendo comunque a viverle di tutto cuore, son quelli che al di sotto di una certa prestazione non scendono mai e che non puoi permetterti di togliere dal campo perché sarebbe come abbattere le fondamenta ad una casa.

Quando hai la fortuna di poter indossare la stessa maglia, devi essere una spugna, assorbire tutto ciò che fanno, guardarli e imparare perché gli atleti così son davvero pochi e son quelli che porterai sempre dentro di te come un esempio da seguire dentro e fuori dal campo.

Sono quegli atleti che nella confusione di una partita con il pubblico che urla, allenatori che vorrebbero entrare in campo, compagni che tremano, li guardi nella loro serenità di chi sa chiaramente che le cose possano andar bene o male senza affrontarla con la paura di sbagliare ma vivendole come una possibilità in positivo, son quei giocatori a cui daresti la “palla che scotta”.

Ciò che rende unici questi atleti è il giusto equilibrio tra umiltà e consapevolezza, nel loro sapere che il meglio di se stessi vada dato a 360 gradi e non solo nel gioco, credo che giocatori così debbano essere d’esempio per tutti perché la parola “SPORTIVO” non è rappresentata solo da un attacco nei tre metri.

Sono rari da trovare ma quando ne incontri anche solo uno sulla tua strada fidati che leggendo avrai già pensato a lui/lei perché atleti così non si dimenticano. "





...A proposito di equilibrio, dote secondo me fondamentale nella vita sociale di tutti i giorni, vi lascio con una frase che mi fa pensare molto....direttamente dal film "Matrix":

 


"Agente Smith: Desidero condividere con te - Morpheus - una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura."